Per prima cosa dobbiamo dire che – quando parliamo di piscine interrate – esistono varie metodologie e materiali di costruzione.

In questo post parleremo del metodo utilizzato da Acquaform, che si avvale dei cosiddetti casseri in polistirolo EPS. Prima di tutto, però, dobbiamo fare chiarezza su che cosa andiamo a comprendere con il termine polistirolo. Con questo temine – infatti – si indica, in modo del tutto generico, una materia plastica di base dalla quale si potrà dà vita a vari prodotti. Le piscine Acquaform utilizzano come materia prima, a livello base, l’EPS. L’EPS è una componente del polistirolo che ha come caratteristiche peculiari l’alta percentuale di isolamento, la resistenza e – non meno importante – l’alto livello di qualità.

Durante il procedimento di stampaggio si ottiene, infatti, una densità di 30 chilogrammi al centimetro quadrato, densità tale da consentire un perfetto meccanismo di isolamento e di resistenza. Questo metodo costruttivo è costituito, nello specifico, da una cassaforma, nella quale viene colato il calcestruzzo, il quale beneficia – in questo modo – di un doppio isolamento: quello interno e quello esterno. Il meccanismo appena descritto facilita e non di poco, l’istallazione, rendendola agevole e veloce. Il vostro sogno di tuffarvi in piscina, quindi, diventerà una favolosa realtà, molto prima di quanto avreste mai immaginato! I casseri in polistirolo Isoblok vengono descritti e pubblicizzati come un metodo di costruzione – per le piscine – piuttosto innovativo, ma in realtà non sono poi così nuovi. Vediamo insieme il perché: questo meccanismo proviene, in realtà, dal Nord Europa ed esiste dalla bellezza di quarant’anni! In Italia viene, invece, utilizzato da circa venticinque anni. Va da sé che la definizione di “novità” non è esatta. Questo metodo di costruzione, infatti, non solo non è nuovo, ma è – anche – più che sicuro, proprio perché sperimentato già da tempo e perfezionato da anni e anni di utilizzo. Vediamo – nel dettaglio – come è fatto un cassero Isoblok EPS, ovvero un cassero in Polistirolo Espanso Sintetizzato. L’EPS è un materiale del quale, come abbiamo già accennato, si possono apprezzare la leggerezza e la notevole capacità termica. Inalterabile, non si rovina con il tempo, infatti è in grado di resistere agli agenti atmosferici e agli elementi che potrebbero rovinarlo.

 

Come si procede al montaggio dei Casseri in EPS

Diciamo che – una volta effettuato il basamento di cemento – non resta che montare i casseri Isoblok, nei quali viene colato il calcestruzzo. In questo modo l’isolamento è assicurato: sia quello interno, che quello esterno! Il sistema Isoblok è profondamente adattabile, anche quando esistono le più disparate esigenze dovute al design, della piscina stessa. I blocchi di polistirolo, infatti, andranno a comporre le pareti della piscina e potranno essere assemblati in varie forme: curvilinee, oppure squadrate, dipende solo dalle necessità di ognuno di voi! I blocchi vanno, in seguito, riempiti di calcestruzzo e formeranno, appunto, la struttura della piscina. Il Sistema Isoblok, inoltre, si installa in tempi molto brevi ed è un materiale che permette il mantenimento di un giusto livello di pulizia, anche all’interno del cantiere. Esistono due versioni, per quanto riguarda i casseri. Abbiamo la versione diritta ISOBLOK 300 KS, adatta alla realizzazione di forme geometriche – per così dire – più semplici e lineari e, poi, esiste sul mercato la versione cosiddetta curvabile ISOBLOK 301 KS, per le piscine a forma libera. Quest’ultima versione risulta necessaria per la costruzione di piscine fatte da perimetri curvi. Una domanda, a questo punto, è lecita: “Voi di che piscina siete?” Se chiudete gli occhi, vi immaginate – nel vostro giardino – una piscina di forma lineare, oppure più “stravagante”? Non vi resta che decidere il design, i casseri in polistirolo faranno comunque al caso vostro! Visualizza i nostri kit piscine interrate ISOBLOK  e le fasi di costruzione della tua piscina interrata in  ISOBLOK.