FAQ

 

 

Una raccolta di risposte ai dubbi più diffusi nella scelta, progettazione, installazione e costi di una piscina interrata. Una rapida e utile scaletta di tutto quello che c’è da sapere per scegliere la piscina migliore per le proprie esigenze.

Come viene realizzata la piscina interrata?

Le piscine interrate possono essere realizzate con diverse tecniche costruttive e materiali che possono corrispondere alle nostre esigenze di personalizzazione, di durata nel tempo, di cosrti di gestione e realizzazione. Qui di seguito si trovano le più utilizzate.

Piscina in pannelli in acciaio: ottimi per un’installazione rapida e semplice, richiedono accortezza nei lavori di preparazione dello scavo poiché è fondamentale un’impermeabilizzazione a regola d’arte al fine di evitare problemi di corrosione che potrebbero sorgere nel tempo a causa dell’ambiente umido e alle correnti vaganti alle quali l’acciaio è inevitabilmente sensibile.
Piscina a pannelli in PVC: ottimi per una installazione rapida e semplice laddove non siano richieste eccessive personalizzazioni, poiché lavorano su dimensioni standard.
Piscine in vetroresina: indicate per chi vuole realizzare piccole piscine in tempi rapidi, sono commercializzate in misure standard e limitate che ne permettano il trasporto su strada. Consegnate pronte in monoblocco sono solo da appoggiare al terreno, tuttavia onde evitare problemi di torsione con conseguenti possibili fessurazioni, è indispensabile collocarla in terreni stabili con un livellamento preciso del sottofondo.
Piscina con struttura in CLS armato: questo tipo di strutture permettono una totale personalizzazione della piscina e sono in grado di garantire un prodotto solido e duraturo nel tempo in ottime condizioni, ma le complessità di lavorazione le rendono maggiormente laboriose.
Piscina con struttura in blocchi isolanti in EPS riempiti in CLS: questo tipo di soluzione permette di sfruttare i vantaggi di durata e solidità delle strutture in CLS, abbinandoli alla rapidità di costruzione data dalla praticità del blocco che nelle sue dimensioni standard riesce a soddisfare un numero infinito di forme e dimensioni piscina; in più il materiale costituente dei blocchi garantisce un’elevata funzione termoisolante in grado di limitare le dispersioni di calore dell’acqua verso il terreno circostante.

COSA FARE PER UNA CORRETTA MANUTENZIONE DI UNA PISCINA INTERRATA?

Una corretta manutenzione della piscina fuori terra o autoportante, vi permetterà di riempire la vostra piscina una sola volta a maggio e svuotarla a Settembre, evitando così l’inutile spreco di acqua. Vi basterà seguire questi piccoli consigli:

– Utilizzate dei prodotti chimici certificati

– Assicuratevi sempre del buon funzionamento del sistema di filtraggio

– La pompa filtro deve essere tenuta accesa quando nessuno è in acqua, per una buona norma di sicurezza

– Ogni pompa muove un certo numero di metri cubi d’acqua ogni ora. Fate il rapporto fra acqua movimentata e metri cubi d’acqua della vostra piscina e saprete quante ore al giorno bisogna farla rimanere in moto. È possibile anche dividere in 2 o 3 frazioni giornaliere il funzionamento della pompa.

​- Quando non utilizzate la piscina fuori terra o autoportante, copritela sempre con un telo di copertura.

QUANTO COSTA REALIZZARE UNA PISCINA INTERRATA?

Chiedere il costo di una piscina, soprattutto se interrata, è come chiedere il costo di un’auto; non esiste una sola risposta e nemmeno un range di prezzi. Come per le automobili, infatti, esistono infiniti modelli di piscine, con infinite possibilità di personalizzazione e aggiunta di accessori che possono far aumentare o diminuire il prezzo finale. L’unico modo per avere un prezzo certo è quello di chiedere un preventivo e possibilmente a seguito di un sopralluogo nel quale è possibile verificare esigenze e spazi e adisposizione che sono elementi fondamentali per definire gli elementi del preventivo.

Per informazioni dettagliate leggete il nostro di articolo di blog

Copertura per la piscina, come scegliere quella giusta?

Acquaform propone diverse tipologie di coperture manuali ed automatiche che garantiscono la protezione della piscina dagli agenti inquinanti e atmosferici, aiutano a mantenere la temperatura dell’acqua, senza tralasciare l’aspetto estetico.

COPERTURE A TAPPARELLA
Adatte ad ogni tipo di vasca, in costruzione o rinnovamento, le coperture a tapparella rappresentano il modo più semplice ed elegante per coprire la
piscina, mantenendola sempre pulita.Una volta installata sarà facilissimo utilizzarla: la copertura a doghe flottanti si avvolge e si svolge sul pelo dell’acqua con un semplice comando, la piscina sarà sempre pronta all’uso!

SAFETY COVER

La copertura automatica Safety Cover si adatta alla maggior parte di piscine esistenti e di nuova realizzazione, garantendo la sicurezza per tutta la
famiglia. Questa copertura è infatti appositamente studiata per prevenire eventuali cadute in acqua grazie al suo telo da 600 gr/mq ad alta resistenza
che viene adagiato sull’acqua e fatto scorrere su due binari laterali. Grazie alla sua resistenza, questa speciale copertura è in grado di
sostenere il peso di uno o più adulti senza cedere. Con un semplice comando la copertura automatica Safety cover si srotola per coprire la piscina e arrotola, scomparendo sotto il bordo vasca, garantendo contemporaneamente sicurezza e un’estetica elegante e discreta. Resistente alle temperature più estreme (da -30°C a 70°C), questa copertura permette di preservare la pulizia e la temperatura dell’acqua in ogni mese dell’anno, mantenendo la piscina sempre pronta all’uso!

COPERTURE A BARRE
La copertura a barre, in estate come in inverno, mette in sicurezza la piscina preservando la temperatura dell’acqua. Permette inoltre di limitare
il fenomeno di fotosintesi e la proliferazione di alghe e altri microrganismi. Adatte a piscine fino a 12×5 m, con eventuale scala laterale fino a 4×2 m.
La copertura può essere avvolta manualmente tramite l’apposita manovella o in modo automatico (avvolgirore Roll-E) e messa in tensione facilmente in tre punti, permettendo di mantenere la piscina più pulita in ogni stagione.

COPERTURE INVERNALI
Le coperture invernali sono indispensabili per la chiusura stagionale della piscina, utile a proteggere la struttura e gli accessori dal gelo e dalle
intemperie, mantenendo l’acqua pulita fino all’arrivo della bella stagione. Queste geomembrane in polietilene rinforzato sono disponibili in diversi
pesi e spessori (210, 240, 400 o 600 g/mq), per permettere un ottimo isolamento nonostante la leggerezza e facilità di utilizzo, adattandosi così
a piscine di qualsiasi forma e dimensione. La coperture antigelo possono essere installate in due modi, entrambi facili da montare e da smontare: con serbatoi tubolari lungo il perimetro oppure con occhielli perimetrali, attraverso i quali far passare una corda elastica per tenere il telo teso. Qualsiasi sia la vostra scelta di installazione, il telo resterà in aderenza al suolo, in modo da non far entrare acqua piovana o sporcizia all’interno della piscina.

COPERTURE ESTIVE
Anche durante i mesi primaverili ed estivi, è buona norma coprire la piscina nei momenti di non utilizzo. Questa pratica permette di risparmiare tempo e denaro, limitando gli interventi di pulizia e riscaldamento dell’acqua. Molto leggere e maneggevoli, le coperture estive sono pensate appositamente
per essere facilmente posizionabili e rimovibili. Realizzate in polietilene, sono caratterizzate da una struttura a bolle (telo isotermico doppio strato
di morbido polietilene a bassa densità e bordo in PE azzurro) o a mousse (telo in polietilene spesso 6 mm, con struttura a cellule chiuse), che
mantiene il calore ed riduce l’evaporazione. Questi teli, nonostante la leggerezza e facilità di installazione, sono molto resistenti grazie a speciali trattamenti che ne aumentano la resistenza all’azione dei raggi UV e dei prodotti chimici impiegati per la disinfezione. 

 

LAVORI DI SCAVO PER LA PISCINA, QUANDO è MEGLIO FARLI?

Una volta scelto il modello di piscina più adeguato alle proprie esigenze e portata a termine la fase di progettazione, bisognerà valutare quale sia il periodo dell’anno migliore per l’inizio dei lavori di scavo. Questa scelta deve naturalmente tenere conto, in primo luogo, delle caratteristiche climatiche della zona ove si vuole costruire la piscina: in linea generale è sconsigliabile dare il via ai lavori durante i mesi invernali, quantomeno nell’Italia Settentrionale, poiché la pioggia causerebbe inevitabilmente un allungamento dei tempi. Nello scegliere il periodo di avvio dei lavori bisogna poi considerare quale sarà la loro durata: Acquaform è in grado di portare a termine l’installazione di una piscina standard in tempi piuttosto rapidi, ma il disbrigo delle pratiche burocratiche richiede almeno un mese di attesa, ed i tempi si allungano nel caso in cui l’area interessata dai lavori sia sottoposta a vincoli paesaggistici o architettonici. Fatte queste considerazioni, possiamo arrivare alla conclusione che, in assenza di esigenze specifiche, il periodo più indicato per l’avvio dei lavori (nonché quello preferito dalla maggior parte dei clienti) sia la primavera: ciò permetterà fra l’altro di avere a disposizione la propria piscina per l’intera stagione estiva.

Quanta acqua consuma una piscina interrata ?

Dopo il primo riempimento della piscina, il consumo d’acqua riguarderà il procedimento di lavaggio in controcorrente per la pulizia del filtro da effettuare ogni 2 settimane circa.
La corretta gestione della piscina durante la stagione estiva e la corretta procedura di chiusura invernale permettono al riavvio nella stagione successiva solo un’integrazione parziale di acqua in vasca.

Quali permessi servono per costruire una piscina interrata?

Per la realizzazione di piscine, in base al Testo Unico dell’Edilizia 2001, è necessario presentare una Dichiarazione di Inizio Attività al Comune, debitamente compilata da un professionista abilitato incaricato dal cliente. A questo punto è sufficiente che trascorra un periodo di 30 giorni al termine del quale, se non vi sono obiezioni da parte del Comune, è possibile procedere con i lavori.Possono pero’ esistere procedure differenti a seconda del piano regolatore varato dal Comune di appartenenza: informarsi sempre presso l’ufficio tecnico comunale, tramite il proprio progettista incaricato, sulla possibilità di costruire la piscina e su eventuali vincoli imposti dal piano regolatore (eventuali caratteristiche progettuali da rispettare, forma, colore,…).
Il tecnico dovrà verificare inoltre se esistono vincoli di tipo paesaggistico o protezione del territorio da parte delle Belle Arti e rivolgersi agli Enti preposti per la richiesta di ulteriori autorizzazioni che faranno aumentare i tempi di attesa. Per le piscine interne puo’ essere richiesto il permesso di costruzione con tempi d’attesa di circa tre mesi.

Cosa devo considerare in fase di scelta e di Progettazione?

La prima cosa da definire è la posizione. Non ci sono vincoli: in giardino, interna o su terrazzo oggi è possibile realizzare dove si vuole perché sono possibili forme e dimensioni adattabili ad ogni necessità ed esigenze. Se deve essere realizzata in giardino consigliamo di valutare la zona maggiormente esposta al sole e con piante lontane dallo specchio d’acqua in modo che foglie o fiori non vadano a sporcarla.

I passi successivi sono la definizione della dimensione e della forma. Per quanto riguarda la dimensione ovviamente c’è massima libertà, dipenderà dallo spazio a disposizione oltre che dalle esigenze della famiglia. La cosa determinante potrebbe essere la cubatura dell’acqua da gestire che determina la dimensione dell’impianto di filtrazione e il consumo di prodotti chimici e quindi differenti costi sia iniziali che di gestione. Anche riguardo la forma c’è ampia libertà di scelta: se si intende nuotare l’ideale e sempre la forma rettangolare, se per relax e gioco potete sbizzarrirvi con forme libere. In ogni caso la piscina impreziosirà l’ambiente di casa.

LA GESTIONE DELLA PISCINA È COMPLESSA E RICHIEDE MOLTO TEMPO?

Le attività utili alla gestione della piscina interrata non richiedono molto tempo, ma sono fondamentali per la sicurezza, la salubrità e la durata del tuo impianto.

Vi sono attività da svolgere settimanalmente, alcune quotidianamente ed altre, più corpose, nei momenti di apertura e chiusura della piscina.

Quasi tutte sono dedicata alla pulizia e alla sanificazione dell’acqua, elemento da non trascurare mai, e vanno da una pulizia semplice, per rimuovere ad esempio foglie e agenti esterni, alla pulizia del fondo e delle pareti. Altre sono dedicate all’analisi e alla cura dell’acqua, con la verifica dei valori e l’eventuale correzione degli stessi con l’aggiunta di prodotti specifici.

In ogni caso, il tempo da dedicare a queste azioni è all’incirca di trenta minuti settimanali, contando che buona parte delle azioni richieste possono essere delegate a sistemi automatizzati o domotici

E' possibile riscaldare l'acqua della piscina interrata?

Per sfruttare la propria piscina anche oltre la stagione estiva è possibile adottare un sistema di riscaldamento complementare.

La soluzione più comune è costituita dagli impianti classici a combustibile (gasolio o metano), costituiti dal bruciatore-caldaia. Se la piscina si trova vicino alla casa, e se la caldaia di quest’ultima è sufficientemente potente, può essere utilizzato l’impianto termico già esistente. Altri sistemi più economici ed altamente efficienti sono rappresentati dalle pompe di calore dove l’80% dell’energia utilizzata viene dall’aria; per ogni kW consumato, ne vengono restituiti 5 di calore alla tua piscina, offrendo ad oggi il miglior rapporto investimento/rendimento.

Dove posso costruire una piscina? Di quale spazio necessito?

Nel mercato sono presenti numerosi modelli di piscine, con infinite possibilità di personalizzazione. Dalle soluzioni di design per piccoli spazi, alle forme più particolari per soddisfare ogni richiesta. E’ possibile installare una piscina all’esterno in un giardino, in o su di un terrazzo, meglio se esposta al sole piuttosto che sotto alberi che potrebbero sporcarne l’acqua con foglie o frutti; all’interno di un’abitazione meglio se al piano terra o quello interrato al fine di evitare complicazioni strutturali.
Laddove fossero riscontrate difficoltà costruttive o burocratiche per le quali non fosse possibile interrare una piscina è possibile realizzare vasche fuori terra di ottima qualità, confortevoli e accessoriate per ogni esigenza in grado di rispondere a requisiti di eleganza e funzionalità.

C’è una dimensione ideale? Che profondità è preferibile?

Fondamentale è comprendere le principali esigenze che si richiedono alla piscina e dalle quali dipenderanno forma e dimensione, sicuramente importante sceglierne una che bene si adatti allo spazio disponibile.
Una piscina può essere realizzata in dimensioni più ridotte come una 3×2 m con postazioni idromassaggio ed un’altezza ideale di 90 cm di acqua fino a salire a dimensioni maggiori per prediligere il nuoto con altezze standard di 120-150 cm.
Per chi desidera altezze maggiori, per eventuali zone tuffi, è preferibile la realizzazione di una platea a tramoggia, soluzione ottimale sia in termini di volume d’acqua contenuto che per quanto attiene la gestione economica della piscina.

Posso scegliere il sistema di filtrazione?

Il sistema di filtrazione/circolazione unitamente al trattamento chimico, serve a preservare la purezza dell’acqua dal deterioramento dovuto a fattori quali la balneazione di chi utilizza la piscina, gli agenti atmosferici, la vegetazione limitrofa e, allo stesso tempo, garantire il corretto e costante quantitativo di acqua in vasca. In commercio esistono più sistemi di filtrazione.
I filtri sono costituiti da contenitori in vetroresina, in acciaio o in plastica, all’interno dei quali è collocato il mezzo filtrante: dalla più utilizzata sabbia quarzifera (strato di sabbia di quarzo monocristallino), alla nuova sabbia di vetro di grande efficacia nel miglioramento della filtrazione, diatomee (farina di alga cellulare microscopica fossilizzata), o cartucce in fibre sintetiche.

Posso scegliere il rivestimento interno?

Il rivestimento gioca un ruolo molto importante, soprattutto nell’ottica di opere di manutenzione che vi potranno essere nel tempo. Esistono differenti tipi di rivestimenti vernici, resine, piastrelle, mosaici, teli in PVC che permettono grandi personalizzazioni, dal colore al disegno, e poca manutenzione. Ogni tipologia si abbina ad uno o più metodi costruttivi e la scelta deve ponderare criteri che spaziano dal fattore estetico alle esigenze di durata, manutenzione e costo di realizzazione.
Piastrella: la monocottura ceramica smaltata sulla superficie esterna è resistente agli urti, allo sgretolamento e alle rigature, assicura l’inalterabilità dei colori e offre un’ampia scelta dovuta alla vasta gamma cromatica e dimensionale esistente.

Mosaico: il mosaico vetroso è superiore, almeno per quanto riguarda le proprietà chimico fisiche, alla piastrella ed assicura una maggior precisione di esecuzione, agevolando il montaggio e riducendo i tempi di posa. Il formato ridotto di ciascuna tessera rende infatti possibile il rivestimento di ogni particolare della piscina e di qualunque tipo di decorazione, anche con disegni complessi e originali. Il sistema richiede una manutenzione ridotta a condizione che la qualità di posa sia di buon livello, che incide fortemente sul prezzo finale.

Membrana in PVC: è un rivestimento armato in tessuto trevira totalmente resistente ai raggi UV, ottenuto per calandratura a caldo di due fogli di PVC su tessuto trevira a trama fitta, che ne costituisce l’armatura. Il rivestimento viene realizzato in loco termosaldando fra loro vari teli opportunamente dimensionati e disposti. Questa soluzione viene considerata particolarmente valida per la resistenza, la durata e la grande capacità di impermeabilizzazione garantita. La vasta gamma di colori e finiture consente alla membrana in PVC di adattarsi ad ogni esigenza e tipo di struttura.

Vernice: queste vernici a base di cloro caucciù o a base vinilica di resine epossidiche rappresentano una soluzione davvero economica, la quale richiede però, in media ogni 2 / 3 anni, una ripassata sull’ultimo strato di pittura e, ogni 6 / 7 anni, il ripristino dell’intero manto, previa rimozione a fuoco dello strato originale. Tale soluzione è idonea solo per piscine in cls con una finitura di ottimo livello esecutivo.

Quanto costa riempire una piscina interrata ?

Il costo dell’acqua è variabile da zona a zona e si può verificare la tariffa al m3 presso il proprio gestore, indicativamente 80cen/m3.

Quanta acqua consuma una piscina interrata ?

Dopo il primo riempimento della piscina, il consumo d’acqua riguarderà il procedimento di lavaggio in controcorrente per la pulizia del filtro da effettuare ogni 2 settimane circa.
La corretta gestione della piscina durante la stagione estiva e la corretta procedura di chiusura invernale permettono al riavvio nella stagione successiva solo un’integrazione parziale di acqua in vasca.

Quale metodo di disinfezione dell'acqua posso usare ?

Sistema ad elettrolisi del sale per trattare l’acqua di una piscina, questo è un metodo che produce cloro “in situ”, senza cioè doverlo trasportare od introdurre nell’acqua in forma di composti che contengono al proprio interno altre sostanze (non sempre utili e positive). E lo produce a partire proprio dal sale. La differenza rispetto ai metodi tradizionali è comunque enorme, poiché non c’è più la necessità di stoccaggio e di trasporto dei prodotti chimici, con tutti i problemi legati alla sicurezza, il cloro attivo così prodotto distrugge tutti i microrganismi nella cellula e garantisce alla piscina un livello sufficiente di cloro libero che verrà continuamente rinnovato dalla cellula al livello corretto senza l’intervento manuale dell’utente.

Sistema basato su miscele di sali di magnesio. Questi minerali naturali vengono aggiunti direttamente all’acqua della piscina che passando attraverso uno speciale apparecchio produce un gas attivo che disinfetta ed elimina per ossidazione i batteri, i funghi e le alghe che si possono trovare nell’acqua, garantendo una perfetta sterilizzazione dell’ambiente piscina senza l’immissione di ulteriori prodotti chimici. La presenza del magnesio in acqua grazie alla sua particolare delicatezza previene problemi d’irritazione della pelle e delle mucose.

Come posso pulire il fondo e pareti della piscina interrata?

I pulitori automatici hanno l’incomparabile merito di avere eliminato l’unica fastidiosa incombenza relativa la gestione della piscina: la pulizia del fondo che, in assenza di questo accessorio, dovrebbe essere realizzata manualmente tramite una spazzola aspirafango. Ne esistono di diverse tipologie, sia elettronici che meccanici. I modelli più sofisticati sono programmabili e telecomandabili.

E' possibile avere un sistema d'illuminazione nella piscina interrata?

I fari vanno previsti prima della realizzazione della piscina. Oltre a consentirne l’utilizzo anche in orari notturni, l’acqua illuminata conferisce un effetto scenico anche al giardino circostante. La tecnologia a led, monocolore o RGB, consente di illuminare la vasca contenendo i consumi elettrici.

E' possibile avere un trampolino nella piscina interrata?

IL TRAMPOLINO elemento che garantisce divertimento a tutti, adulti e bambini, può essere inserito senza alcuna difficoltà in qualsiasi tipo di vasca che abbia una profondità adeguata (raggiungibile con soluzioni come tramogge, meno dispendiose in termini di mc acqua). Ne esistono diversi modelli, dal più semplice a quelli più ricercati.

Che costi di gestione e manutenzione annuali ci sono?

Il costo di gestione e manutenzione di una piscina sono legati al volume d’acqua presente in vasca e al suo impianto di filtrazione e all’utilizzo dei prodotti chimici per la disinfezione dell’acqua.

Il consumo d’acqua in piscina deve considerare i seguenti fattori: oltre al volume d’acqua prelevata dall’acquedotto per riempire la vasca, si deve aggiungere qualche metro cubo (8 – 10 mc in una stagione) per effettuare il controlavaggio del filtro, che si effettua indicativamente ogni 15 giorni.
La piscina in inverno non va svuotata e ogni anno, all’inizio della nuova stagione, viene verificato lo stato dell’acqua in piscina e la necessità di una sua sostituzione. Se trattata correttamente durante la stagione di utilizzo precedente e durante l’inverno, potrebbe non essere necessaria la sostituzione totale dell’acqua ma solo parziale.
Il costo dell’acqua è variabile da zona a zona, verificare presso il proprio acquedotto.

Consumo energetico: il consumo è legato alla grandezza dell’impianto di filtrazione e in minima parte agli eventuali fari subacquei presenti in vasca. Al crescere delle dimensioni della vasca corrisponde un adeguato impianto di filtrazione.
La pompa dell’impianto di filtrazione deve essere funzionante per almeno 14 ore al giorno per garantire la corretta disinfezione dell’acqua, anche in assenza di bagnanti.
Per calcolare il consumo elettrico della pompa dell’impianto di filtrazione è semplice: sapendo quanti Kw assorbe la pompa in un’ora e utilizzandola per 14 ore si ottiene il consumo giornaliero e conseguentemente il suo costo. Le pompe di ultima generazione sono comunque sviluppate in modo da garantire sempre di più il risparmio energetico, in linea con le attuali esigenze ambientali.

Consumo di prodotti chimici: i parametri dell’acqua da tener conto sono il pH e il cloro.
Il cloro è ancora il prodotto che meglio garantisce la corretta disinfezione dell’acqua.
Una piscina ben clorata deve avere sempre 1 gr. per ogni mc. di acqua.
Il trattamento si effettua sia attraverso pastiglie che si sciolgono per lambimento con l’acqua, in movimento dell’impianto di filtrazione, sia con polvere utilizzata periodicamente o anche attraverso l’utilizzo del sale che con l’elettrolisi si trasforma in cloro.
Costo e quantità dei prodotti chimici dipendono dal numero dei bagnanti, dal tipo di acqua fornita dall’acquedotto e dalla quantità di acqua presente in vasca.

Costo orario del Service per apertura e chiusura stagionale: per ripristinare i livelli ottimali dell’acqua e rimettere in funzione l’impianto di filtrazione, oltre che per fare un check up periodico su tutta la piscina potrebbe farvi comodo contattare un nostro Service d’area. Definirete con lui le vostre esigenze, se per i soli periodi di apertura e chiusura o se anche manutenzione dell’acqua quindicinale e i relativi costi. Potreste essere piacevolmente sopresi e decidere con qualche centinaio d’euro a stagione di poter avere un servizio completo e professionale e fare sonni ancora più tranquilli.

Sommando tutti questi costi, il costo totale del mantenimento per una piscina privata si aggira, indicativamente, attorno a qualche centinaio di euro l’anno e quindi pochissimi costi mensili.

Aumentano le tasse sull’abitazione?

Oltre ad una piscina superiore agli 80 mq, dovreste possedere una casa di oltre 160 mq, terrazze di più di 65 mq, ascensori o montacarichi, decorazioni pregiate ecc: in questo caso sì, la classificazione catastale potrebbe subire una variazione e far rientrare la vostra casa nella categoria del lusso, ma devono sussistere in contemporanea tutte queste caratteristiche. In tutti gli altri casi, in cui mancasse anche solo uno dei punti descritti, avere una piscina non sarà considerato ‘di lusso’, ma aumenterà di molto il valore della vostra casa e il vostro benessere.

QUALI SONO GLI ACCESSORI UTILI PER SEMPLIFICARE LA GESTIONE DELLA PISCINA?

Le operazioni utili alla gestione della piscina possono essere notevolmente semplificate dotandosi di strumenti ed accessori ideati proprio per per questo scopo.

La tecnologia viene particolarmente incontro all’esigenza di risparmiare tempo e fatica durante le tue giornate per questo potrai, ad esempio, utilizzare:

Robot e pulitori automatici: eseguono le operazioni di manutenzione e pulizia della piscina in modo efficace e silenzioso. Facili da montare, risultano pratici da utilizzare per pulire il fondo e le pareti della struttura e, grazie ad una tecnologia avanzata, una volta posizionati in acqua e collegati, calcolano lo spazio della vasca e procedono da soli, in maniera intelligenti, alla pulizia completa

Controlli domotici a distanza: l’innovativo sistema computerizzato “i-pool” che ti permette di controllare e gestire a distanza più componenti contemporaneamente come l’impianto di filtrazione, il sistema di circolazione dell’acqua, la temperatura della piscina e 4 accessori differenti attraverso una consolle, ma anche da remoto attraverso il tuo tablet, lo smart phone o il computer di casa.

Con l’ausilio di questi strumenti, insieme a molti altri a tua scelta, non otterrai il solo un notevole risparmio di tempo e di fatica nella gestione della piscina, ma bensì avrai una piscina gestita in modo intelligente: limitando sprechi, salvaguardando gli impianti e aumentando la sicurezza e quindi il benessere di tutto il tuo ambiente piscina.

Acquaform realizza piscine ad alto profilo di eleganza in tutto il territorio Europeo. L’esperienza diretta di chi realizza i propri componenti ci consente di essere all’avanguardia nello sviluppo tecnico dei prodotti e nella tecnologia nel mondo della piscina.  

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