Tempi ed autorizzazioni per costruire una piscina interrata

Quando decidiamo che sarà proprio questa l’estate giusta in cui costruire una piscina in giardino, ci poniamo – quantomeno – delle domande su quali autorizzazioni e permessi siano necessari.

Partiremo subito col dire che, in Italia, la piscina non fa parte dell’edilizia libera e che quindi, sì, sono necessarie delle autorizzazioni per costruire. La realizzazione di una piscina interrata è regolamentata da accordi tra stato e regione, i quali – però – non sono uniformi né da regione a regione né, addirittura, da comune a comune. Può succedere, dunque, che due comuni, anche se geograficamente vicini, si comportino altrettanto diversamente, in fatto di permessi edilizi.

Nonostante queste discrepanze, potremmo comunque affermare che esistono due tipi di documenti di autorizzazione all’avvio dei lavori, a seconda del tipo di costruzione che si andrà a fare. Vediamoli nel dettaglio:

 


 

La DIA – denuncia di inizio attività

La DIA, ovvero la denuncia di inizio attività va presentata quando la costruzione della piscina è da considerarsi ad uso esclusivo dell’edificio principale e – a condizione – che non superi il 20% del volume dell’edificio stesso e che non ci siano vincoli paesaggistici, secondo i quali gli interventi urbanistici non devono essere “di nuova costruzione”.

In pratica, in questo caso, un professionista del settore (geometra, architetto etc..) presenterà al comune la D.I.A e il comune di pertinenza avrà 30 giorni per obiettare qualcosa, scaduti i quali, se non si ricevono comunicazioni, si può procedere all’inizio dei lavori.
Questo tipo di procedura è la più usata e – esclusa la retribuzione del professionista che andrà a presentare i documenti – i costi sono davvero contenuti (poche decine di euro, riguardanti gli oneri di segreteria). È sempre bene, però, informarsi presso l’ufficio tecnico del proprio comune riguardo l’esistenza o meno di particolari vincoli paesaggistici o norme del piano regolatore, le quali – magari – impongono particolari forme, colori e/o dimensioni della piscina.

 


 

Autorizzazioni – permesso di costruire

Il Permesso di Costruire è un atto che consente di dare vita a opere edilizie o altri tipi di intervento che comportino:
1. Nuove costruzioni
2. Ristrutturazioni
3. Ristrutturazione urbanistica che preveda aumenti di unità immobiliari, modifiche riguardanti il volume, la superficie, o cambiamenti di destinazione d’uso.

 


 

Tempi per autorizzazioni

In questo documento ufficiale sono contenute le date di inizio e di fine dei lavori. In particolare, la costruzione deve essere conclusa entro tre anni dal suo inizio ed è molto difficile che vengano concesse delle proroghe. La domanda di rilascio del permesso di costruire va presentata insieme ad altri documenti, come il titolo di legittimazione, il piano del progetto che si andrà a eseguire e l’autocertificazione della conformità del progetto alle norme igienico sanitarie.

Al contrario di ciò che succede per la DIA, se la pubblica amministrazione non da risposta entro il termine dei 60 giorni stabiliti, il progetto è da considerarsi respinto.

Questo tipo di permesso è richiesto quando si tratta di: “interventi di nuova costruzione, che comportano una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio.” Come riportato dal titolo Unico dell’Edilizia. Quando si parla di piscina, quindi, questo tipo di documento sarà necessario solo quando la costruzione non è di pertinenza esclusiva dell’abitazione.

Come si può capire da questa spiegazione, il permesso di costruire è molto più oneroso, sia in termini di tempi, sia in termini economici, ma c’è anche da dire che il più delle volte non serve, perché – quando si tratta di piscine residenziali di medie dimensioni- è, appunto, sufficiente la DIA.

Chiarito il punto fondamentale delle autorizzazioni possiamo parlare dei tempi veri e propri di realizzazione della struttura vera e propria della piscina. Rilassatevi perché in questo caso, si parla di tempi davvero… brevi! Possiamo tranquillamente affermare che oscillano dai 6 ai 15 giorni, praticamente, nello spazio limitato di una settimana, potrete comodamente tuffarvi nella piscina di casa vostra… semplice, no? Le finiture della piscina, invece, richiedono qualche altro giorno, ma il tutto non supera, appunto i 15 giorni complessivi.

Dobbiamo dire un’ultima cosa, molto importante. Qualora, per qualsiasi ragione, non si ottengano i permessi necessari allo scavo , oppure alla realizzazione di una struttura permanente, Aquaform offre “la piscina Mediterranea”, un modello di piscina che si può costruire in modo del tutto indipendente, poiché è smontabile! Una soluzione elegante, pratica, resistente e, oltretutto, bella esteticamente, senza dover per forza ricorrere a un’opera muraria.